Intrecci di pace è stata un’opportunità per fermarsi e ragionare, attraverso il gioco sulla condizione di chi nel mondo vive sotto i bombardamenti. A partite dalle “catenelle”…
Le bambine e i bambini del corso di uncinetto attivato all’interno del progetto “Coso Comunità Sostenibili” da mesi lavorano, trascorrono del tempo insieme, imparano una cosa antica, ma tanto nuova per loro, anche attraverso l’utilizzo di materiali di riciclo del rifiuto tessile.
Tra un uncinetto e l’altro e lavorando chiacchierano, si confrontano, discutono, scherzano e in tutto questo non mancano i pensieri ai bambini e alle bambine che non hanno la possibilità di vivere la loro stessa serenità, che non vivono in pace, perché i “grandi” fanno la guerra.
Con quest’attività, svolta nel periodo delle feste, si è messa l’attenzione sulla condizione di bambine e bambini in territori di guerra. In particolare con l’obiettivo di donare, insieme ad una lettera, attraverso la collaborazione con Medici Senza Frontiere una “coperta di pace” fatta con i pezzi lavorati durante il corso.
Un’occasione per riflettere ed apprezzare la fortuna di vivere in pace e per prenderci l’impegno di reclamarla per le persone che pagano un prezzo altissimo a causa delle guerre decise dai potenti.