L’Uomo non è un essere isolato dal suo ambiente: corpo e anima si nutrono e beneficiano di tutto ciò che la Natura gli offre per vivere in modo sano, in armonia con essa e con se stesso. Così ogni frutto della terra non arriva mai a caso. Non è casuale dove, come e quando spunti e maturi.
I frutti acquosi – come ad esempio il pomodoro o l’anguria – crescono d’estate perché il nostro organismo, a causa del caldo, ha tendenza a perdere liquidi attraverso il processo della sudorazione e quindi essi aiutano a reintegrare le scorte. Il cavolo o le patate arrivano in inverno per darci una mano a sopportare ed affrontare bene il freddo.
Madre Natura, che fa le cose perbene, ha individuato un rimedio per aiutare il nostro organismo, impigrito dalle atmosfere invernali e carico di tossine: il Carciofo, appartenente alla famiglia delle asteracee, cugino delle margherite, ricco di potassio e sali di ferro, l’ideale per prepararci adeguatamente alla primavera.
Nella Medicina Tradizionale Cinese la Primavera è la stagione delle grandi pulizie, quelle che anche noi occidentali identifichiamo come “pulizie di primavera” soffermandoci, però, più alla sanificazione degli ambienti esterni e badando poco a quelli “interni”.
La Primavera è, per il nostro fisico, periodo di rinnovamento che riguarda in particolare il nostro sangue. Per aiutare il fegato – organo emuntorio per eccellenza (gli inglesi lo chiamano “the liver”, colui che ci fa vivere) – a compiere questa manovra organica, è necessario stimolarlo a dovere. Tutti i principi amari esistenti in natura sono tendenzialmente “epatostimolanti” ed aiutano a detossificare il nostro organismo. Il carciofo, in modo particolare, svolge quest’azione grazie alla cinarina, principio attivo in grado di favorire la diuresi e la secrezione biliare.
Non solo, il carciofo provoca un aumento del flusso biliare ed è molto indicato nella dieta dei diabetici, è uno tra gli alimenti con più alto contenuto di fibre ed è quindi prezioso alleato della regolarità intestinale, la sua funzione ipocolesterolemizzante ne fa una sentinella del sistema cardiocircolatorio.
Una cosa buona per ogni petalo di questo fiore eccezionale.
Non abbiamo scuse: per aiutare il nostro fegato a svolgere al meglio il suo faticoso, ma fondamentale, lavoro quotidiano, non dobbiamo fare altro che raccogliere questo prezioso dono che la natura, non a caso, ci regala proprio nel periodo in cui il nostro organismo maggiormente ne ha bisogno. Come l’angelo del focolare esso rimetterà a nuovo le nostre viscere lustrandole, spazzerà via le scorie dal nostro organismo e spolvererà il filtro del nostro sangue per farlo ossigenare e lo preparerà ad accogliere l’aria buona, fresca e profumata di primavera!
Ludivine Louvet