Proponiamo la ricetta di uno dei biscotti che allietano la festa dei morti, ché in Sicilia i morti si festeggiano e tra le tante leccornie che allietano la mattinata del 2 novembre ci sono i TARALLI BIANCHI.
La regola che prevede la non indicazione di dosi nei nostri racconti di cucina, trova un’eccezione nei dolci … Si sa, la pasticceria – anche quella casereccia – è chimica allo stato puro.
Allora, indossiamo il camice e iniziamo il nostro esperimento.
Di versioni ne esistono tante, la nostra è una delle tante, ma vi assicuriamo che ci regalerà dei dolcetti deliziosi.
Ci serviranno 1kg di FARINA 00, 200g di ZUCCHERO, 40g di AMMONIACA, 4 UOVA, 250g di LATTE, 200g di STRUTTO, BUCCIA DI LIMONE.
Classica fontanella al centro della montagnetta di farina, tutti gli ingredienti dentro la fontanella. Un paio di accortezze: lo strutto dovrà essere a temperatura ambiente e l’ammoniaca andrà sciolta in un po’ di latte.
Impastiamo tutto con cura, utilizzando palmo e dita delle mani con delicatezza e decisione, dovremo fare di tutti gli elementi un unico impasto, un’unica cosa.
Una volta ottenuta una pallottolona morbida e profumata di buccia di limone, tagliamo l’impasto a pezzi, da cui ottenere dei salsiccioni da cui ricavare dei salsicciotti.
Riempire una teglia foderata di carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 180°
Appena si coloreranno di un leggero velo arancione, tiriamoli fuori e lasciamo raffreddare.
Una volta cotti tutti i biscottoni, prepariamo la glassa, la VELATA DI ZUCCHERO.
La dose classica richiede 1 kg di ZUCCHERO e 250g di ACQUA. In un pentolino andrà sciolto completamente lo zucchero nell’acqua e facendo molta attenzione, passiamo i taralli dentro lo sciroppo e facciamo asciugare su una griglia.
Vivamente consigliato profumare la glassa con altra buccia di limone appena grattugiata.
A questo punto i taralli saranno pronti.
Colazione, merenda, dopo pranzo, dopo cena: ogni momento sarà indicato per addolcirci con un momento di tenera morbidezza!!!