C’è un piatto speciale, fatto apposta per quelle giornate dove tutto va storto, quelle che cominciano male e proseguono peggio, quelle giornate nere, per capirci. Per quelle giornate lì, ci vuole un piatto in tinta: Spaghetti c’u nivuru di siccia.
Si tratta di un piatto miracoloso perché ci fa scoprire che anche ciò che sembra senza via d’uscita, nasconde una sorpresa dolce e gustosa. Quindi quando capite che c’è u versu di vivere una giornata così, correte in pescheria a comprare seppie (assicurandovi che abbiano il nero, ovviamente). Immancabile ‘u strattu (il concentrato di pomodoro che si ottiene dalla passata di pomodoro asciugata al sole e conservata sott’olio, come vuole la tradizione) e poi spazio a odori e sapori cipollotto, vino bianco, olio buono e sale.
Cominciamo dalle seppie: vanno pulite, lavate e tagliate a pezzettini e, per il momento, messe da parte. Prendete una bella padella e appoggiatela su una fiamma bassissima, fate scaldare qualche cucchiaiata di olio d’oliva buono e buttateci dentro il cipollotto tagliato piccolo piccolo, rosolatelo qualche secondo e sfumate con il vino bianco – sfumate, non ubriacate –, andate con il concentrato di pomodoro e quando si sarà sciolto, diventando una crema morbida e avvolgente, rompeteci dentro i sacchettini di nero di seppia e lasciate sul fuoco per qualche minutino.
È il momento di tuffarci le seppie. Spegnete il fuoco.
Se non l’avete ancora fatto, prendete una pentola alta e fate bollire una buona quantità d’acqua, dove cuocerete – lasciandoli molto al dente (si no, si perdi u piaciri) – gli spaghetti. Tirateli fuori e trasferiteli nella padella col sugo nero e lasciateli innamorare.
Riempitevi un piattone e scialatevi … appena finite, andate davanti allo specchio e sorridete: la vostra giornata nera si illuminerà improvvisamente!!